giovedì 22 gennaio 2015

Phuket - Karon Beach - Patong Beach.

Check out dall'A and A Guesthouse alle 12 spaccate e subito blocchiamo al volo un anziano in taxi che ha enormemente voglia di parlare contro l’assoluto sonno da parte nostra. 1000 bath per l’aeroporto interno Don Muang e per una quarantina di minuti di viaggio. Volo con Airasia destinazione Phuket a/r euro 160,00 a persona. Anche qui contro ogni previsione, ottima compagnia ed estremamente puntuali. Taxi a 1500 bath per oltre un’ora di tragitto. Facendo la fila in aeroporto il prezzo probabilmente sarebbe stato poco più della metà ma tempo da perdere non ne abbiamo.
Patak Road 528/7, Karon Beach
Alloggio per quattro notti presso il Paradise Inn a Karon Beach (prenotazione sempre tramite Booking) per un costo totale di 5.200,00 bath. Sistemazione molto più elegante e spaziosa rispetto la prima con in aggiunta zona "salottino", divano, scrivania, armadio, lavandino in camera, frigorifero e un bagno con doccia che può finalmente chiamarsi tale. Ovviamente il tassista non ha la minima idea del posto e ci lascia nella via sbagliata. Iniziamo a girare a caso in un ambiente molto più turistico rispetto a Rambuttri Street, che onestamente, già ci manca. Si vedono molti più ristoranti e negozi in stile europeo e molte meno bancarelle di ambulanti rispetto a quello a cui eravamo abituati. Ambiente comunque molto piacevole. Riusciamo comunque a trovare la Guesthouse. Check in anche qui molto veloce e pagamento in anticipo. In questo caso sotto le camere c'era anche un ristorante/grill dove abbiamo mangiato un paio di sere in modo impeccabile. Nulla però in confronto con il "Red Onion" lungo la strada principale sia per la velocità del servizio, per la grande quantità di piatti serviti e soprattutto per la qualità del pesce esposto su ghiacciaie e scelto dal cliente stesso durante l'ordinazione.
 
Ingresso Bangla Road, Patong.
Qui si apre il capitolo Patong Beach: paese a sei chilometri circa a nord di Karon Beach (dieci minuti in tuk tuk o scooter). Ridente e splendida zona di sole e mare durante il giorno…covo di prostituzione, locali da "galera" e alcool a fiumi durante la notte. Alla sera appuntamento in Bangla Road con Wolli, 36enne amico di famiglia di Ciano. Arriviamo verso le 23.30 in tuk tuk (400 bath) e l’impatto con la via è qualcosa da lasciare senza fiato. Spettacoli di break dance in mezzo alla strada con locali enormi e completamente aperti, con decine di bar all'interno, musica talmente alta da non sentire nemmeno la propria voce e un numero non quantificabile di ragazze di ogni genere che ballano sui tavoli. Una media uomo/donna di 1 su 10. 
Chi fa cadere la torre paga un giro agli avversari.
Troviamo Wolli fortunatamente, dopo alcuni minuti di sbandamento, che ci porta in quello che diventerà per alcune sere la nostra seconda casa: il Tiger Dance. Ora, provare anche solamente a spiegare questa discoteca più simile ad una serie di bar è impossibile. Vi rimando al video su Youtube per rendere maggiormente l’idea. Qui la tipica bevanda è un secchiello di alcool (foto in basso a destra) al costo di 600 bath. Iniziamo con i tipici giochi del “chi perde paga” tra cui la temutissima “torre di regoli”. Qualcuno si sente troppo a suo agio e lo perdiamo subito. Con Wolli ne approfitto per conoscere maggiormente il posto e girare alcuni dei locali più famosi,  talmente assurdi, che descriverli è impossibile. Unico fattore comune sono le risate delle persone molto avanti alcoolicamente ed il puro divertimento. Entriamo anche in una delle principali discoteche, il Tai Pan che si trova sempre in pieno centro: “Tranquillo che qui le palpate sono come una pacca sulla spalla da noi” Cit. Wolli. Ed in effetti ad ogni metro veniamo assaliti nemmeno fossimo Pitt e Clooney in visita di piacere.
Capitolo prostituzione: come disse sempre il buon Wolli "Qui pagando puoi portarti a casa anche il buttafuori". In pratica ogni ragazza che incontri in un locale e lavora al suo interno se vuoi portartela via devi pagare il bar (dai 300 ai 1000 bath) e poi ti accordi con la ragazza stessa (dai 1000 ai 2500/3000 bath in base alla bellezza, alle sue richieste e al tempo short o long time (tutta la notte). Ovviamente la Thailandia è considerato uno dei paesi all'avanguardia per transessuali (Lady boy) o ragazzi operati ed ora donne a tutti gli effetti. Con i primi basta un attimo stare attenti magari osservando le mani, altezza, lineamenti del volto mentre con i secondi...non resta che fare il segno della croce o sperare di non venirlo a sapere. Dopo un po' ci si rende conto che questo tipo di vita, per lo più, è per necessità economica che non per piacere o trasgressione tenendo conto che uno stipendio medio di un uomo si aggira tra i 200/250 euro al mese.
La serata si conclude con viaggio di ritorno in scooter (300 bath) e Ciano in strada con sigaretta, cane randagio rigorosamente al suo fianco e un nuovo amico thailandese che mi aspettano più sorridenti che mai.
Spiaggia di Karon Beach, Phuket.
La mattina successiva dopo una sveglia molto difficoltosa d’obbligo è vedere finalmente il mare che si trova a cinque minuti a piedi. La sensazione è stupenda: la spiaggia stranamente semi vuota e lunghissima che lo sguardo si perde, una partita a beach volley di alcuni ragazzi, un silenzio quasi surreale. Il tutto non si può coronare senza una birra comprata da alcuni thailandesi nascosti sotto gli alberi per proteggersi dal sole molto forte con un tavolino di fortuna. Il mare un po’ mosso ma molto caldo e limpido come raramente siamo abituati a vedere toglie qualsiasi tipo di stanchezza accumulata. Una cosa molto positiva a differenza, ad esempio del Kenya dove sono stato anni fa è che, anche qui, tentano di venderti di tutto in spiaggia o lungo la strada in quanto la povertà è molto presente nella comunità thai, il lavoro devi un po' inventartelo ed il turista (chiamato farang) viene visto come un bancomat con le gambe, ma qui il tutto avviene con molto rispetto senza essere insistenti o invadenti e basta un semplice no che subito se ne vanno senza ulteriormente controbattere.
Le serate successive continuano in modo molto frenetico con eccessi senza badare a spese anche perché rimanere a casa è impossibile e come disse un caro amico prima di partire "A Patong non puoi dormire, c'è sempre troppo da fare" Cit. Alba.
Ed in effetti è proprio vero. Se non vedi con i tuoi occhi non si può capire questo mondo, puoi fartelo spiegare quanto vuoi da chi c'è stato prima di te ma nessuno riuscirà a farti anche solo immaginare cosa troverai una volta li.



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