Ingresso Guesthouse inRambuttri Street, 30 Bangkok.
|
Dopo un quarto d’ora a caso ed un svariato numero di sigarette, finalmente l’insegna tanto desiderata “A and A Guesthouse”.
Camera vista dall'interno.
|
La guesthouse è concepita come un'abitazione o parte di essa convertita per l'uso esclusivo della sistemazione di ospiti. Il proprietario vive solitamente in una zona separata all'interno della proprietà. Si tratta di una forma di alloggio simile ad un Bed & Breakfast.
Entriamo e
tempo di firmare due carte, pagare in anticipo (2.550,00 bath in valuta locale per 3 notti) ed il check-in dura cinque minuti. Possibile pagare anche con carta di credito.
Ci dirigiamo
in camera vogliosi di fare una doccia ed uscire. Nulla di nuovo rispetto alle
foto trovate su Booking: un letto matrimoniale abbastanza grande con specchio e
scrivania ed un bagno interno con doccia. Tempo di sistemare
il tutto e siamo nuovamente fuori.
Lo spettacolo è indescrivibile. Bancarelle e
bar accampati in strutture di fortuna distanziati da mezzo metro l’uno dall’altro,
il fumo di ogni sorta di cibo che invade l’aria, un anziano che si aggira con
degli scorpioni da mangiare. Facciamo pochi metri e ci fermiamo subito in un
bar molto fatiscente gestito da thailandesi.
Gecko bar, Rambuttri Street, Bangkok.
|
Ordiniamo due Heineken (120 bath l'una), tipica
birra europea di chi si vede distante un miglio che è appena arrivato. Tentiamo
di metterci a nostro agio per quanto possibile in un posto così
straordinariamente diverso da ciò a cui siamo abituati. Subito osserviamo la
diversità delle persone che ci circondano: molti solitari e molte coppie,
nessuna compagnia con più di tre persone. Abbigliamento rigorosamente bermuda, maglietta e infradito. Non esiste la necessità di farsi vedere vestiti decentemente perché a nessuno frega niente di come esci di casa. Beviamo una seconda birra (Tiger 90 bath), una
terza (Chang 80 bath) ed una quarta birra ed il sorriso appare nei nostri
volti.
Momento euforico dopo alcuni minuti di dialogo.
|
Iniziamo a raccontarci il programma di viaggio di ognuno mentre Ciano è in preda al delirio delle ordinazioni. L'entusiasmo di tutte queste conoscenze in così poco tempo prende il sopravvento. E si inizia drammaticamente con le tequila. Passa un’altra mezzora ed altri due ragazzi svizzeri si siedono. Ci accorgiamo che dalla strada iniziano le foto dei turisti verso l’attrazione della via, cioè noi. Credo più che altro per i cori da stadio stile "Oooooo" al momento di bere. Ormai le cameriere sono un continuo avanti e indietro tra tequila e birre che arrivano come fosse un addio al celibato tra vecchi amici. Tentiamo di andare oltre gli unici 50 metri visti da quando siamo arrivati ma il sonno è troppo e una buona dose d’alcool annullano qualsiasi iniziativa. Andiamo a letto tra le risate e la convinzione che si…siamo in Thailandia.
Nessun commento:
Posta un commento