lunedì 28 agosto 2017

Spagna on the road - da Tarifa a Cadice.

Abbandoniamo Malaga con una certa nostalgia e puntiamo verso Tarifa. I circa 160 km si perdono in mezzo a prati e colline sterminate disseminate da decine e decine di pale eoliche. Lo scenario sembra quasi alieno. In poco meno di due ore raggiungiamo il South Tarifa Hostel. Finalmente una struttura degna di essere definita ostello. Una flotta di ragazzi seduta al sole con birra in mano...vita. Sbrighiamo le solite pratiche di check in e subito alla disperata ricerca di una spiaggia.
Playa de Valdevaqueros, Tumbao, Tarifa.
Ovviamente, come ogni primo giorno, si gira a caso ma un'amica ci viene in soccorso e quindi dritti alla Playa de Valdevaqueros ad un quarto d'ora di macchina dove il locale Tumbao, fa da cornice ad una spiaggia piena di surfisti e di kite surf. Il vento non aiuta essendo qualcosa di assurdo per come siamo abituati noi ma un paio di Coca Brugal (modico costo di 8,00 euro) rendono sopportabile anche questo. Vietatissimo presentarsi con i frighetti portatili pena essere cacciati malamente dallo staff. L'atmosfera è quella che cercavamo...sole, gente della nostra età e qualche cocktail, se fa per dire. Rientro tardo pomeriggio in ostello, birretta al volo, doccia e via a cena. Il centro ammetto che non me lo aspettavo così coccolo e carino. Molto stile isoletta mediterranea con queste stradine strette strette piene di piccoli localini dove un mojito lo puoi trovare anche a soli 3,00 euro. Primo ristorante che incrociamo e via dentro. Dopo una piacevole cena e un tentativo di abbordaggio da parte di alcune spagnole di dubbia età ma notevolmente simpatiche, la serata prosegue perdendosi e dove la professione dell'ElettriFabio diviene famosa in tutta la cittadina.
Spiaggia di Tarifa, Spagna.
Il giorno successivo, dopo una veloce colazione a base di birra ed immancabile sigaretta, decidiamo di cambiare  zona rimanendo nei pressi dell'ostello e senza dover prendere la macchina. Le aspettative vengono per l'ennesima volta confermate: spiaggia sterminata, un centinaio di metri dall'inizio della sabbia prima di poter raggiungere il mare e nessuna ma proprio nessuna anima viva affianco a disturbare se non il solito ed immancabile vento di levante (considerato il caldo difficilmente la gente si muove prima delle 16.30/17). Intero pomeriggio ad ascoltare musica e a godersi la più totale tranquillità. Unico neo la mancanza di bar per l'aperitivo, se non la presenza di piccoli ristoranti lungo spiaggia, più o meno eleganti e parecchio lontani uno dall'altro dove, a dispetto del costo della vita medio, sono tutt'altro che economici (bottiglietta d'acqua a 2,5 euro per intenderci). Cosa inspiegabile per la nostra ignoranza, essendo più vicini all'equatore, il sole che non tramonta mai: ore 20.30 e ancora splende ed andarsene è praticamente impossibile.
Piazza nel centro di Tarifa.
Altro giro in centro e cena a base di pesce in un locale gestito da italiani in una delle tante piazzette che caratterizzano il posto. La musica di un'artista di strada fa da sottofondo ad una splendida atmosfera. I prezzi più o meno non si discostano molto avendo sempre cenato con 20/25 euro a testa (piatto unico con contorni con vino e caffè). Dopo un paio di cocktail a zonzo è ora di debuttare in disco, al Cafè del Mar, fortunatamente a pochi metri dall'ostello. Ingresso euro 20,00, 8,00 euro a consumazione. Locale fino alle 3 completamente vuoto per poi riempiersi fino alle 7 di mattina. Serata lunga per non dire lunghissima dove, come in tutte le gran serate, tutti si perdono e si ritrovano alla chiusura (eventuali dettagli in privato).
Spiaggia di Cadice, Spagna.
Dopo una giornata piuttosto tranquilla, più che altro per il ferimento fisico dalla serata precedente, si riparte alla volta di Cadice. Poco più di un'ora e siamo arrivati, anche se l'impatto è tutt'altro che positivo. Ostello Cadiz Inn Backpackers in pieno centro storico e quindi primo problema il parcheggio della macchina piuttosto lontano. La via per arrivare tra cani e gente losca seduta a bere è tutt'altro che confortante.
Aggiungici poi la spiaggia li vicino con un miliardo e mezzo di persone con bambini che urlano e corrono ed il pensiero comune "riportatemi a Tarifa" è condiviso da tutti.
Menù della Taperia D'Cortes, Cadice.
La sera fortunatamente, anche su consiglio di una ragazza dell'ostello, la cena prende totalmente un'altra piega. La Taperia D'Cortes da applausi. Nonostante il menù in spagnolo le tapas presentate (tra cui carne di toro) sono sublimi ed il vino eccezionale. Per una cena che qui in Italia sarebbe costata 30/35 euro a testa, li con 18,00 euro riusciamo a cavarcela. Il centro offre poco e verso l'1.30 di notte non restiamo che noi e i lavastrade.
Il giorno successivo decidiamo di prendere un tram che, al costo di 1,10 euro a corsa, ci porta a 2 km dalla spiaggia precedente dove il mare sembra migliore e le persone decisamente meno. Le birre poi in spiaggia ad un euro aiutano a sopportare il caldo. Anche qui purtroppo totale mancanza di bar per poter fare aperitivo ma poco importa la taperia ci aspetta e, grazie anche al figlio dei proprietari, anche la seconda cena a base di carne è un trionfo di gusti.
Nonostante l'inizio assai difficile, la città di Cadice non è proprio da snobbare e se vi avanza un giorno e un po' di tempo da perdere fare un giretto in centro non è poi così malaccio.

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