martedì 17 febbraio 2015

Andrea - Trasferirsi e lavorare a Londra.

Andrea, 30 anni di Caldogno, Vicenza.
Una decisione non semplice mollare tutto...com'è nata la voglia di cambiare aria definitivamente?
La prima volta che ho pensato di muovermi all'estero fu circa nel marzo del 2011. Stavo cercando lavoro ed avevo in ballo un colloquio ma ho anche riflettuto sul fatto che non avevo mai fatto un'esperienza di vita seria. Si ok, ero andato molto fuori dall'Italia con amici o all'avventura ma non potevo dire di sapere come si vive all'estero. In più, non avevo sfruttato l'Erasmus che l'università offriva, quindi, avevo proprio bisogno di muovermi. Aggiungici che di Vicenza ne avevo le "palle piene" e fai presto a capire che la scelta è stata abbastanza facile. Ad ogni modo mi ero dato due anni di tempo per fare un'esperienza lavorativa in un azienda e poter partire con un curriculum un pochino più elaborato. Avevo già deciso che sarei finito a Londra. La città mi è sempre piaciuta. Ci ero già stato tre o quattro volte per visitarla in quanto molto affascinante e mi son sempre divertito molto. Lasciato il lavoro a luglio 2013 sono partito il 18 settembre dello stesso anno.

Per quanto riguarda l'alloggio come ti sei organizzato?
La prima abitazione in cui vivere l'ho trovata prima di partire, nel quartiere Vauxhall. Fortunatamente avevo un compagno delle superiori che già da un pò abitava a Londra con la fidanzata e gli si era liberata una stanza. Casa in condivisione con altre quattro persone. Due coppie (errore da dilettante) ed io. La mia zona era senz'altro bella e ben fornita. Avevo la stazione dei treni, metro e bus a due passi ed il Big Ben a 10 minuti a piedi. Altri 5-10 minuti ed ero sotto il London Eye (la ruota panoramica). L'affitto era super conveniente per questa zona molto in voga ed in pienissima crescita. Nel corso del tempo poi ho cambiato altre due abitazioni. La seconda stanza l'ho trovata nel quartiere di "Elephant & Castle". Zona bruttina a dire la verità ma molto vicina al famosissimo mercatino nel quartiere di Borough, a due passi dal nuovissimo grattacielo progettato da Renzo Piano, lo Shard. Non è stata una bellissima esperienza perché abitavo con il "land lord", ossia il proprietario (essendo di fretta ho accettato la prima stanza che ho trovato).
Ora abito a Battersea, una zona ritenuta "Posh" (snob), molto ben fornita ma ancora ha la pecca che non c'è una metropolitana. Bisogna spostarsi in bus fino Clapham & Junction, la stazione dei treni più trafficata della Greater London, oppure fino a Vauxhall che, come detto, è stra fornita di mezzi pubblici. Qui ho trovato il giusto equilibrio tra qualità della casa e degli occupanti. I prezzi generalmente vanno dalle 450 sterline in su o si possono trovare singole (come nel mio caso) da 550 sterline con tutte le spese incluse.
 
Se dovessi elencare alcune regole d'oro da seguire prima di decidere di stabilirsi a Londra, quali sarebbero?
Le regole base direi che sono: avere almeno 2.000 euro da investire (catalogata come la città più costosa al mondo), avere un minimo di spirito di adattamento (non esiste il bidet e spesso trovi moquette anche nei bagni...no comment), trovare una casa possibilmente prima di partire o essere pronti a stare in un ostello o da qualcuno che gentilmente ti ospita per un pò, se si riesce trovare un lavoro dall'Italia ed infine adattare il proprio curriculum a quello inglese. Per quest'ultimo punto vi sono mille siti e video che spiegano come fare.
Nel momento in cui si arriva le priorità sono: farsi una scheda telefonica (informarsi da casa sulle tariffe che sono più o meno come le nostre), trovare casa, fare il NIN (National Insurance Number, equivalente del nostro codice fiscale. Se non lo fai te ne viene assegnato uno temporaneo ma si pagano più tasse. Serve inoltre avere un indirizzo al quale possano spedirtelo), richiedere il conto in banca (ci vuole il NIN in alcuni casi), cercare un lavoro (serve assolutamente il NIN), farsi il medico di base (General Practitioner). Ovviamente poi bisogna necessariamente aggiornare il curriculum con tutti i nuovi dati. Alcuni siti utili per trovare info su cosa fare prima e quando si è qui sono:

Non tutti ovviamente hanno la fortuna di avere qualche conoscente che vive a Londra. Quali alternative per trovare casa?
Ci sono alcuni siti dove è possibile cercare, ad esempio spareroom.co.uk o easyroom.co.uk. Ovviamente cercare nei vari gruppi sui più comuni social, come facebook e twitter è un altra soluzione. Avere, se già sul posto, il telefono con SIM inglese chiaramente ti permette di risparmiare molto.  Poi basta avere abbastanza tempo per girare a vedere le stanze ma soprattutto chiamare subito e chiedere di vedere la casa, perché le stanze vanno via come il pane. Attenzione poi alle "sole" e alle agenzie. Se si vuole risparmiare chiaramente meglio evitare queste ultime in quanto prendono una percentuale ed il prezzo sale. Inoltre le case con agenzia hanno quasi tutte il servizio di pulizie che spesso non fa il proprio dovere ma voi lo pagate lo stesso. Insomma, anche qui fanno i furbi. Poi stare attenti alla dicitura p/w e p/m, che significa rispettivamente, "alla settimana" (per week) e "al mese" (per month).

Il problema più grande insieme all'alloggio è sicuramente trovare un lavoro per mantenersi. Come si può trovarlo?
Per trovare lavoro, come già detto, bisogna aggiornare il curriculum al formato inglese. Quello che, magari non ti spiegano, è che qui in Inghilterra esiste la figura del "Recruiter" (magari anche in Italia ma non ne ho mai visti). In pratica un tizio/a che di lavoro cerca figure professionali da piazzare ai clienti, ovvero le compagnie. Funziona che, a loro non importa nulla se tu sai realmente fare il tuo lavoro oppure no. A loro interessa semplicemente avere una decina di persone che possano fare il colloquio con l'azienda e poi a quest'ultima spetta l'ultima decisione. Il problema di questo meccanismo è che magari ti chiamano solo per fare numero. Sono spietati! Non sono preparati sulla materia ma sanno benissimo capire chi può fare al caso loro leggendo il curriculum o parlandoti al telefono. Guadagnano una percentuale altissima (circa il 15%) del tuo stipendio annuale. Quindi chiaramente mandano email a raffica o chiamano a qualsiasi ora pur di accaparrarsi qualcuno. Quindi aspettatevi di ricevere un sacco di chiamate molte delle quali saranno "fuffa". Bisogna poi prepararsi per i colloqui, cercando di studiare l'azienda e preparandosi le risposte alle domande più frequenti. Il consiglio è guardare video su youtube e ripetere a casa.
Per quanto riguarda gli stipendi se parti da zero e vuoi lavorare in un qualsiasi shop sulla ristorazione parti con lo stipendio base 6,5 sterline all'ora. Se hai già esperienza magari riesci a tirare su un pò ma se non hai mai lavorato in Uk in genere ti fanno partire con lo stipendio base. Se sei in gamba si fa anche presto ad aumentare di livello. Qui il concetto del posto fisso che abbiamo noi non esiste. Puoi aumentare come diminuire. Se invece vuoi fare il lavoro per il quale hai studiato dipende dall'esperienza. La suddivisione è semplice: junior 0-2 anni, intermediate 2/7 anni, senior più di 8 anni. Nella mia specializzazione (sviluppatore software) gli stipendi sono: junior 18000£ - 25000£, intermediate 25000£ - 35000£, senior 35000£ - infinito.

Per quanto riguarda la città, cosa bisogna aspettarsi nel primo periodo?
Qui dipende molto dalla persona. Io personalmente penso di avere un grande spirito di adattamento perché già all età di 14 anni ho vissuto fuori casa, avendo frequentato le superiori ed università a Padova. Stare da solo non mi dispiace e la voglia di arrangiarmi ce l'ho sempre avuta. Quindi, non dico sia stata una passeggiata, ma il primo periodo l'ho vissuto abbastanza bene. Poi essendo venuto qui per scelta avevo già chiaro quali erano i miei obbiettivi. Se si vuole evitare di rimanere delusi è bene venire qui ed averli ben precisi. Gli inglesi generalmente sono "freddini" ma una birretta in più al pub aiuta anche il più gelido dei caratteri e di birrette qui ne vanno via alla grande. Poi qui si trova veramente di tutto tranne che inglesi "col pedigree" quindi si è tutti sulla stessa barca ed è facile socializzare. Per i più timidi ci sono un sacco di eventi pensati apposta per conoscere gente, scambiare idee, fare amicizie, imparare la lingua inglese (o altre lingue), ecc.

Qualche consiglio vista la tua esperienza?
Se si vuole fare un piacere a sti inglesi è bene venire qui sapendo la lingua. Troppi italiani, ungheresi, bulgari che arrivano senza sapere nemmeno l'inglese scolastico. In ogni caso qui a Londra sono più o meno abituati agli stranieri quindi diciamo che con la lingua dipende chi vi trovate davanti. Se si vuole imparare qualcosa però evitare i connazionali.
Qui la vita è abbastanza frenetica ed i ritmi sostenuti. Chiaramente essendo una metropoli c'è sempre qualcosa da fare ed un mucchio di gente da conoscere. Durante il giorno ci sono musei, mercati, parchi, zone caratteristiche da visitare mentre alla sera pub, club, cinema, teatri e concerti. Se si conoscono i posti giusti è impossibile annoiarsi. Un sito fra tanti per avere tutte queste informazioni è timeout.com/london.
La gente che si trova varia molto ma in genere c'è sempre la possibilità di scambiare due chiacchere senza problemi con chiunque soprattutto dopo una serata di bagordi nei bus si trova la gente più strana con cui parlare. La mentalità penso sia molto diversa dalla nostra, molto più aperta e abituata alle diversità.

lunedì 9 febbraio 2015

Daniela - Erasmus a Madrid.

Da paesino di provincia ad una delle capitali più belle d'Europa, Madrid...come mai questa scelta?
Principalmente quello che mi ha spinto ad andare in Erasmus è stata la voglia di cambiamento, di evitare la monotonia, di provare a mettermi alla prova ed iniziare finalmente ad arrangiarmi.
 
Decisa la strada da percorrere non restava che scegliere la meta...
Quando ho deciso di fare l’Erasmus pensavo di andare in Inghilterra per imparare l’inglese ma, purtroppo, di disponibile c’era solo Glasgow, che non è nemmeno Inghilterra e quindi chissà con quale accento sarei tornata. Ho scelto quindi la Spagna per la cultura, per stare vicino a mia sorella e per la lingua che mi piace molto. Al momento del bando avevo come alternative Madrid e Siviglia. Anche se quest'ultima, secondo me, è la città più bella della Spagna, Madrid era al primo posto per vivere in una città grande, per provare a capire cosa volesse dire stare in una capitale dove ogni giorno vedi persone nuove e potresti andare in continuazione in un luogo diverso per tutto l'anno.
 
Quindi pronti e via con le prenotazioni. Aereo, appartamento e costi in generale a Madrid come sono?
L’aereo solo andata l’ho prenotato un mese prima ed è costato 45,00 euro con Raynair da Bergamo. All’arrivo in aereoporto si può raggiungere il centro con la metro (che è il mezzo più comodo secondo me), bus o taxi che costa circa 30,00 euro. Personalmente, per andare in università, sono obbligata a farmi l’abbonamento del metro che costa 54,00 euro mensili però posso muovermi quanto mi pare e piace sia con il bus e la metro in tutta la "zona a", cioè tutto il centro che è bello grande. I minori di 23 anni pagano questo abbonamento 34,00 euro. Io  vivo in una laterale vicino a Plaza de España. Mi piace un sacco perché mi sposto a piedi e ho tutto vicino: pigliare (tradotto è prendere) la macchina come a Vicenza è da pazzi sia per il traffico sia perché i parcheggi costano. Di affitto pago 400,00 euro al mese più le bollette che si aggirano sui 35,00 euro...abbastanza alto come costo ma più che altro perché siamo nella capitale. Conosco amici a Siviglia o Granada che pagano al massimo 200,00 euro al mese. Vivo con una spagnola, una messicana, una francese e una inglese e mi trovo molto bene con loro. Si riuscirebbe a trovare qualcosa a meno ma fuori dal centro ma poi per uscire a fare serata sarebbe scomodo per i mezzi di trasporto (la metro chiude alle due di notte e apre alle sei di mattina e i bus notturni invece partono solo dalle piazze principali).

Ti eri fatta un'idea di tutto questo prima di partire?
Sono partita per l’Erasmus pensando di usare la mia borsa di 370,00 euro mensili solo per la casa ma è impossibile se vuoi vivere in centro e nella decenza. I primi quattro giorni sono stati i più brutti perché tutte le case facevano schifo e pensavo di non riuscire a trovarne una. Per esempio, ho visto una stanza in cui c’era solo il materasso e neanche un mobile e la affittavano a 280,00 euro: se potessero affitterebbero anche il bagno qui!!! Essendo capitale, la vita è più cara rispetto al resto della Spagna ma di sicuro è meno cara dell’Italia.
Per fare qualche esempio: il cinema costa molto, sui 10,00 euro ma ci sono serate in cui costa 4,00 euro, mangiare fuori le tapas con 15,00 euro te la cavi se conosci i posti giusti. Si può mangiare anche a 5,00 euro ma ovviamente la qualità è più bassa. I trasporti, come detto in precedenza, costano relativamente, basta pensare al mio abbonamento per metro e bus di 54,00 euro: al primo impatto ho pensato fosse tanto ma in realtà muoversi illimitatamente e ovunque con un servizio che è puntuale e ottimo (no come a Roma, se vogliamo comparare le due capitali) merita questi soldi. Per quanto riguarda la festa ci sono un sacco di locali che ti fanno entrare gratis prima di una certa ora o paghi 10,00 euro con un drink o alle volte anche 6,00 euro. Per fare la spesa i prezzi più o meno sono uguali ma ci sono molti mercati in cui fare la spesa di frutta, verdura e carne: sono uno spasso perché ti tirano dietro le melanzane quasi!

Bilancio di questi primi mesi che sei via?
Dovrebbe essere obbligatorio l'Erasmus, sveglierebbe molti studenti. A parte gli scherzi, soprattutto per qualcuno che ha sempre vissuto con i genitori (io) è l'esperienza più adatta perché, oltre ad iniziare ad arrangiarti in tutto, ti trovi a doverti adattare a molte cose diverse dalla tua cultura. Anche il solo vivere con gente straniera ti aiuta ad adattarti e a passare sopra su molte cose (non ho più l'incazzatura facile)! E poi acquisti sicurezza. I rapporti personali in Italia, pochissimi ma buoni, sono molto più saldi. Inizi a capire chi veramente ha voglia di sapere come stai o che vuole aggiornamenti perché ci tiene, a differenza di quelli che si fanno sentire ogni tanto con la speranza di un alloggio per il week end. Il conoscere nuove culture ti permette anche di criticare il tuo paese o quelli altrui. Noi invece, siamo abituati a criticare senza conoscere il resto. Critichiamo a priori. E soprattutto ho capito che il cibo italiano è il migliore al mondo...quanto vorrei davanti a me un piatto di bigoli con l'arna!!!

giovedì 5 febbraio 2015

Alexandra: 22 giorni nella splendida Thailandia.

Allora Alexandra...come mai proprio la Thailandia?
Ho scelto la Thailandia perché ho sempre fatto viaggi in molti altri posti del mondo e l'Asia non l'avevo ancora vista, in più, mi sono incuriosita tantissimo grazie al film "The Beach" con Leonardo Di Caprio e soprattutto guardando Eat Street su Sky.

Il film insomma è entrato nell'immaginario collettivo di tutti quelli che l'hanno visto. Il passo successivo è stato organizzare il tutto...di che cifre parliamo?
Il costo del volo, prenotando circa due settimane prima, è stato sui 750,00 euro con partenza da Venezia e con scalo a Mosca. Per quanto riguarda gli hotel prenotati tramite Booking (devo dire tutti molto carini), abbiamo soggiornato: al Rikka Inn in Khao San Road a Bangkok (quattro notti a 120,00 euro), Behind the Scene Boutique a Chaweng Koh Samui (220,00 euro per una settimana), Jr Kata Siam Resort a Kata Beach (una settimana 180,00 euro) e nelle Phi Phi Island al Viking Nature Resort (140,00 euro per tre notti). Nessun pasto compreso negli hotel.

Generalmente, anche in base alla tua esperienza fatta, quanto costa la vita nei luoghi che hai visitato? Cibo, alcool, mezzi di trasporto.
Il costo della vita è molto basso in confronto all'Italia ma anche rispetto ad altri posti del mondo che ho visitato. Le catene come Starbucks, Mc Donald e Burger King hanno gli stessi prezzi come da noi ma per chi vuole mangiare tipico thailandese adattandosi un po', può tranquillamente cavarsela con 1,50/2 euro a pasto (street food). Per quanto riguarda l'alcool all'incirca sui 2/3 euro poi ovviamente salgono in base ai cocktail. Per muoverci abbiamo usato quasi esclusivamente il tuk tuk (tipico taxi locale) con un costo medio di 200/300 bath, circa 8,00 euro, anche per tragitti abbastanza lunghi.

Hai avuto inoltre la possibilità di farti un'idea sulle difficoltà di aprire un'attività li...raccontaci.
Ho un amico che ha un hotel e, sebbene non ne abbiamo parlato molto, mi raccontava che c'è l'obbligo di assumere almeno cinque lavoratori thailandesi ma la grande difficoltà è trovare qualcuno che abbia realmente voglia di lavorare. Il guadagno inoltre, rispetto all'impegno impiegato, non è molto considerando i costi di gestione che ci sono.

Quindi il sogno nel cassetto di aprire "facilmente" qualcosa in Thailandia non corrisponde proprio alla realtà. Rispetto a quello che hai potuto visitare e vivere consiglieresti questa meta?
Sicuramente perché i posti sono stupendi e volendo spendi pochissimo. La consiglio soprattutto a chi vuole fare una vacanza zaino in spalla o comunque non sta li a guardare il lusso o il confort ma vuole vivere la vera vita thai mangiando street food e stando a stretto contatto con i thailandesi e le loro abitudini.

lunedì 2 febbraio 2015

Laura - Stage a Parigi.

Laura, 24 anni di Thiene, Vicenza.
Tralasciando la nostra "avventura" insieme a Colonia, proviamo a fare per un momento i seri...com'è caduta la scelta proprio su Parigi?
lo stage, della durata in tutto di quattro mesi, l'ho trovato attraverso l'Università Cà Foscari di Venezia, che proponeva una lista di enti con diverse destinazioni, tra cui appunto Parigi. La scelta è caduta sulla Francia principalmente per il posto molto interessante offerto, ovvero un tirocinio in una galleria d'arte contemporanea come assistente della gallerista ed, inoltre perché, essendoci già stata due volte, ero consapevole di quello che poteva offrire il paese in ambito artistico-culturale.

Per quanto riguarda l'alloggio,  come l'hai trovato?
L'appartamento l'ho trovato puramente per fortuna (anche se in prima battuta la parola usata letteralmente è stata "culo"). Avevo conosciuto un ragazzo in Facebook i cui genitori erano amici di famiglia del proprietario che metteva per l'appunto a disposizione per alcuni mesi l'appartamento della figlia. Io pagavo di affitto 340,00 euro al mese, in una doppia.

Prezzo che, detto così, sembra abbordabile...
Bè onestamente è un prezzo anomalo per Parigi. Di solito gli affitti sono molto più alti e gli appartamenti molto più piccoli.

Considerando Parigi una capitale prettamente turistica,  sei riuscita a farti un'idea dei francesi?
Bah...conoscevo già un paio di parigini ma in generale sono abbastanza chiusi e non hanno una gran passione per gli italiani, ma come dappertutto è sempre molto relativo.

Come ti muovevi?
Durante il giorno usavo soprattutto la metro, abbonamento mensile sui 70,00 euro. Il taxi invece alla sera quando non c'erano più la metro anche se ovviamente non era altrettanto economico visto che il costo andava dai 15,00 ai 40,00 euro anche solo per venti minuti di viaggio. Il bus invece l'ho usato molto raramente. 

Dici Parigi e subito si pensa agli enormi costi per mantenersi e ai piatti striminziti a prezzi esorbitanti...è realmente così?
Si decisamente. Festa e mangiare costano una follia. C'è una grandissima varietà di locali e discoteche dove andare ma il bere costa veramente tanto. Basta pensare che un cocktail, che oltretutto non sono capaci a farlo costa 12,00 euro e per mangiare bisogna sapere dove andare per non farsi spennare ed avere qualcosa di decente.

Quattro mesi non sono pochi...sono serviti maggiormente per esperienza personale o per far curriculum?
Bè, non credo di esser cambiata molto a livello personale, anche perché venivo da un anno in Irlanda e quindi mi ero già fatta le ossa diciamo. Direi che è servito prettamente per avere una maggiore esperienza professionale.