martedì 24 agosto 2021

Lussinpiccolo - Tra isole e mare.

Porto di Sv. Martin, Lussinpiccolo, Croazia.
Era parecchio ormai che sentivamo parlare di quest'isola croata tramite amici. E alla fine ci hanno convinto che la meta estiva 2021 dovesse essere proprio lei: Lussinpiccolo. Principale località dell'isola di Lussino e uno dei centri più popolosi della regione litoraneo-montana, con 8.070 abitanti, nonché capoluogo dell'omonima città. Da piccolo villaggio di pescatori (in croato Malo Selo, piccolo villaggio, in antitesi all'allora più popoloso Velo Selo, Lussingrande), Lussinpiccolo conobbe in breve tempo un rapido sviluppo grazie ad un'intraprendente classe mercantile che, nel giro di pochi secoli, la rese patria di armatori e capitani. Lussinpiccolo raggiunse il suo maggior sviluppo tra la fine del Settecento e l'Ottocento quando, nonostante il suo nome, divenne il centro più popoloso di Lussino, strappando alla vicina Lussingrande il ruolo di capoluogo dell'isola.

Partiamo di buon mattino alle 3.30 e l'arrivo è abbastanza semplice con traghetto a Valbiska o Porozina. Una media di 7 ore e mezza di viaggio, dogana e coincidenza traghetto permettendo. Questul'ultimo costa 21 euro per 2 persone (auto normale) ma la strada verso Porozina è alquanto stretta e tortuosa con pecore ogni dove che rendono il tutto piuttosto avventuroso per non dire pericoloso. Unico beneficio è la dogana che si raggiunge tramite quella strada conosciuta veramente poco e molto più agile e veloce rispetto l'altra. La strada poi che taglia l'isola è uno spettacolo...un sali e scendi continuo ma molto tranquillo tra colline di roccia ed alberi.

Decidiamo di alloggiare al Sumartin Apartmani (80 euro al giorno) grazie ad una dritta dei nostri amici già sul posto operativi a gin tonic. Il posto è una cartolina. Aggiungi il bar a fianco e il porticciolo fronte casa con macchina ben in vista e ciao. Julia, la proprietaria, molto gentile e prolissa nelle spiegazioni stacca la ricevuta, incassa il saldo e non disturba più per tutta la settimana.

L'atmosfera subito di casa è allucinante. Un continuo di conoscenze per tutta la giornata per finire, dopo un pranzo a base di scampi e risotto di mare, in gommone clamorosamente in troppi e poco sobri per starci,  cani compresi, tra tuffi e risate.

Le giornate, mai noiose, passano tra giri in gommone, escursioni in posti raggiungibili solo via mare pranzi e cene fai da te, in centro o a casa del mitico Lucio. Personaggio a dir poco stravagante dell'isola ma punto di riferimento per tutti noi. Unica nota stonata i ristoranti nelle varie isolette. Una rapina a mano armata per non considerare il sevizio totalmente non all'altezza oltre al fatto che non accettano prenotazioni e molto spesso il pagamento con carta. 

Ovviamente avere la barca e dei ciceroni, Bibi, Stefano e Robi che ne sanno più degli isolani rende il tutto molto più facile: ristorante da Pero in centro (in realtà nome Konoba Hajduk), concerti live dal vivo al caffè Bar Priko, peka alla Konoba della nona (piatto che può essere di carne o polpo con patate e verdure), tramonto alla Providenca (armatevi di pazienza per parcheggiare), dove prendere i cevapcici e tutto quello che può essere utile per una vacanza senza intoppi. Da escludere categoricamente l'idea di girare in bicicletta visto le salite allucinanti da fare. Molto meglio una passeggiata se pur anche questa non poco impegnativa. I prezzi tutto sommato nella media per cocktail, birre e cenare anche in centro anche se un occhio al menù prima di sedersi è sempre buona cosa. Sigarette e benzina in linea con i prezzi italiani.








 

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