mercoledì 21 agosto 2019

Tanzania - Safari tra il Serengeti e il cratere del Ngorongoro.

Nel parco del Serengeti, Tanzania.
E arriva finalmente il momento di partire. Safari organizzato grazie a Suricata Safaris dopo una lunga ricerca in internet. 
Euro 1.170 in due persone per tre giorni e due notti (mance escluse). Pagamento del 20% in acconto tramite bonifico al momento della prenotazione ed il saldo in contanti il giorno prima dell'inizio del safari.
Ritrovo ore 6 con pick up all'ostello e puntualmente il furgoncino con Rafael alla guida arriva. Breve sosta per far salire altri turisti e via...direzione campo base.
Arrivo dopo un'ora e mezza ad un campo tendato dove veniamo accolti da "Mami" che sarà la nostra cuoca in questi giorni con una colazione internazionale da paura.
Dopo un breve ambientamento i ragazzi dello staff iniziano a caricare il Freeland che ci accompagnerà in questa avventura con viveri, tende, pentolame vario e tutto ciò che serve per il campeggio. L'attesa è abbastanza lunga per queste operazioni ma trascorre tra risate e fotografie. Finalmente si parte.
Retro della macchina del Safari.
Pronti via e capiamo subito che il viaggio in macchina per raggiungere il Serengeti, viste le pessime condizioni della strada, sarà alquanto turbolento.
La pianura del Serengeti è una regione di circa trenta mila chilometri quadrati costituita da prateria, savana e boschi situata in Africa Orientale. La parte settentrionale appartiene al Kenya e quella meridionale (circa l'80%) alla Tanzania. Si stima che sia abitata da circa un milione e mezzo di erbivori e migliaia di predatori.
Arriviamo dopo un paio d'ore all'ingresso del parco dove il driver sbriga alcune pratiche burocratiche e così ci da il tempo di fare una breve sosta.
Una volta entrati la prima parte del parco è abitata principalmente da Masai e dai greggi di capre che pascolano liberamente confuse tra qualche gazzella ed alcune zebre. Non ci si può non chiedere come un uomo possa vivere in questo ambiente desolato ed arido. I masai sono tradizionalmente pastori e la loro cultura gravita intorno la cura del bestiame. Non passa molto ed iniziano a comparire le prime giraffe.
Dopo aver percorso i primi tracciati battuti (severamente vietato guidare al di fuori) finalmente iniziamo a far sul serio, i leoni. Questi felini possono arrivare a pesare fino a 250 kg, vivono in branco e mangiano fino a 5 kg di carne al giorno. Averli a pochi metri è emozionante. Imbarazza come gli animali siano totalmente indifferenti alla nostra presenza.
Cucciolo di leone in attesa del branco.
Pozza con ippopotami.

La giornata prosegue tra avvistamenti e il male al sedere per il lungo tragitto ed al tramonto arriviamo al campo tendato dove, con l'aiuto del driver, montiamo la tenda che sarà il nostro unico rifugio per la notte. A domanda diretta se qualcuno controlla l'eventuale girovagare degli animali, ci viene risposto "siamo nelle mani di Dio". Simpatico.
La serata trascorre con una deliziosa cena e poi tutti via a letto. Le regole del campo sono semplici: la notte non si esce punto. Alla mattina sveglia prima dell'alba dove l'oscurità più totale non ci fa vedere nulla e, tra una mangusta trovata in bagno ed alcune iene che ci girano intorno si riprende la marcia per altri avvistamenti. Alcuni ghepardi in pieno pranzo con un branco di avvoltoi da far da contorno, un leopardo nascosto che ancora mi chiedo come abbiano fatto a vederlo, leoni in procinto di accoppiamento, gazzelle a non finire ed una distesa di ippopotami nelle poche pozze d'acqua rimaste e la mattinata vola.
Distesa del cratere del Ngorongoro, Tanzania.
Verso le 14 rientriamo al campo per il pranzo e subito dopo partenza per il Ngorongoro. Visto le ore che separano i due luoghi ci godiamo il paesaggio esterno e puntiamo direttamente al nuovo campo tendato dove passeremo la notte. Le condizioni a livello di polvere in macchina sono a dir poco pietose. Facciamo nel mentre la conoscenza di altri turisti italiani che nel condividere le rispettive esperienze ci invidiano la cuoca.
Giraffa nel Serengeti, Tanzania.
Alla mattina solita sveglia alle 5.30, questa volta con un freddo allucinante (circa 8° gradi) e dopo un rapido caffè partenza verso il cratere del Ngorongoro. La strada anche qui è alquanto proibitiva.
Pronti via e subito un branco di leoni che dormono. La giornata si rivela subito proficua avvistando immediatamente, seppur da lontano, l'animale più raro da vedere: il rinoceronte nero. In Africa nel 1970 questi animali erano circa 160 mila mentre ormai da molti anni si sono ridotti notevolmente al di sotto delle 10 mila unità per colpa della caccia da parte dell'uomo.
Il cratere del Ngorongoro si trova a 2.200 metri sul livello del mare e misura oltre 16 chilometri di diametro. La concentrazione di fauna è impressionante: si calcola che sia abitato da oltre 25 mila animali di grossa taglia.
Gli avvistamenti non si contano ormai più. Mandrie di bufali, gnu, giraffe, gazzelle...uno spettacolo.
Passa anche questa mattinata e facciamo rientro al campo per il pranzo. Dopo un po' ripartenza al primo campo tendato dove ritroviamo Rafael che ci riaccompagna in ostello tra ancora lo stupore e l'emozione negli occhi.


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