lunedì 5 marzo 2018

Giordania - Petra.

Ma sei fuori? E' la domanda che andava per la maggiore tra amici e parenti appena comunicata la nuova meta di marzo da fare in solitaria. Ma d'altronde le super offerte Ryanair non possono che essere colte al volo...48,00 euro Bergamo - Eilat (Israele) dal 1 al 4 marzo. Parcheggio prenotato all'Orio Parking per euro 17,10, volo drammaticamente alle 6.25 di mattina ma nessuna paura, si parte.
Atterraggio all'aeroporto di Ovda in perfetto orario il quale dista quasi un'ora dal centro di Eilat e che è possibile raggiungere tramite taxi (circa 60,00 euro) o come nel mio caso tramite l'Eilat Shuttle al costo di 8,00 euro prenotabile online (esperienza che per il ritorno risulterà drammatica). Superato il confine con la Giordania dopo i controlli di rito partenza immediata per Petra e, grazie al gentilissimo passaggio di Andrea e Manuela titolari della Gelateria Igloo B&B di Belluno, conosciuti poco prima in pullman, riesco pure a risparmiare un bel po' di dinari (altrimenti il viaggio in taxi sarebbe costato circa 60,00 euro). Trovato senza alcun problema l'ostello Valentine Inn vengo accolto molto amichevolmente in reception e i miei occhi non possono che cadere sulle "birre Petra" ben in vista in ingresso. E come non provarne una considerato poi che l'alcool in Giordania è praticamente bandito essendo un paese mussulmano.
Petra by Night, Giordania.
Dopo una rapida cena a buffet, oltretutto squisita a base di pollo, riso e svariate verdure con il tutto molto speziato, alle 20 trasporto tramite ostello per l'escursione Petra by Night (costo 17,00 dinari - 20,00 euro pagati direttamente in ostello). Ritrovo in ingresso praticamente immediato con i ragazzi di Belluno e, dopo qualche difficoltà di comprensione in biglietteria (l'acquisto del biglietto dell'escursione serale è vincolato all'acquisto di un biglietto giornaliero al costo di 50,00 dinari - circa 57,00 euro), ci incamminiamo seguendo una guida locale e la sensazione all'interno del canyon che porta al sito principale tracciato da tutta una serie di candele in fila una dopo 'altra è qualcosa di surreale.
Veniamo fatti sedere per terra sopra dei lunghi tappeti messi in fila uno dietro l'altro e dall'oscurità improvvisamente si alza il suono di un flauto che precederà un breve racconto fantastico con la successiva apertura delle luci improvvisamente ad illuminare la facciata di El Khasneh. Escursione molto turistica della durata di un paio d'ore ma sicuramente molto piacevole.
Rientro in ostello sempre con trasporto gratuito, rapida chiaccherata in hall e poi subito a letto. La struttura e le camere risultano essere abbastanza pulite, lo staff molto cordiale e disponibile ma il bagno ahimè non può essere degno di essere chiamato tale.
Facciata di El Khasneh, Petra, Giordania.
La mattina successiva si ritorna al sito di Petra per la visita vera e propria. Fortunatamente, nemmeno a farlo apposta, rincontro la comitiva di Belluno accompagnati da un'altra coppia di Colorno, Silvia e Alessandro (quest'ultimo subito sputtanato con il nomignolo "Micione" dalla fidanzata). Ora, la previsione di camminare per un bel po' di ore era nella mia testa...quella di fare 9 ore tra arrampicate, salite e discese, nonché quasi un migliaio di scalini, è stata una sorpresa quasi scioccante ma, successivamente tutta la fatica, ben felice di averla fatta.
Ciò che colpisce principalmente non è solo lo spettacolo delle meraviglie architettoniche di questo luogo, ma anche la bellezza naturale di un paesaggio sospeso tra roccia, deserto, polvere, aria tersa e un sole che surriscalda l'atmosfera senza alcuna pietà. 
Detta anche "Città Nascosta" o "Città delle Tombe" o "Città Rosa", Petra fu a lungo l’antica capitale della Giordania. I Nabatei, industriosa popolazione araba insediatasi in questa zona oltre 2000 anni fa, scolpirono la città dalla nuda roccia e la trasformarono in uno snodo cruciale per le rotte carovaniere della seta e delle spezie, grazie alle quali Cina, India e Arabia del Sud poterono entrare in contatto con Egitto, Siria, Grecia e Roma.
Il Tesoro è solamente il primo dei tanti splendori che la città di Petra, eletta una delle "Sette meraviglie del mondo moderno", oltre che già Patrimonio dell’Umanità Unesco, può vantare.
Sono infatti centinaia le tombe scavate nella roccia con intricate incisioni: a differenza delle case, per la maggior parte andate distrutte dai terremoti, le tombe sono state scavate per durare in eterno e 500 di esse sono sopravvissute, vuote, ma affascinanti dal momento in cui si varca la soglia e ci si addentra nella loro oscurità.
Qui si trova anche un teatro romano, in grado di ospitare 3000 spettatori. Sono visibili obelischi, templi, altari sacrificali e strade colonnate, mentre dall’alto domina la vallata l’imponente Monastero di ad-Deir, sul Monte del Sacrificio: per visitarlo bisogna salire una scalinata di 800 gradini scavati nella roccia. Ma ne vale la pena, per la visuale imponente che si conquista da lassù su tutta la vallata.
Ovviamente durante tutto il tragitto tra l'infinità di sentieri, anche nei punti più impensabili, le bancarelle e le tende per un the o un caffè tipico della zona non mancano, anzi abbondano a dismisura con la possibilità di acquistare gli oggetti più svariati (dalle calamite, agli animali in ottone, ai foular, alle collane). 
Nulla di eccezionalmente pesante nonché il continuo sentire ripetere "prezzo buono tutto 1 dinaro".
Osservare certe cose dal vivo è qualcosa di indescrivibile, praticamente impossibile da spiegare, oltretutto se fatto tra risate e la compagnia di ottimi compagni di viaggio dove il condividere ed aiutarsi è stato alla base di un rapporto nato in un paio di minuti, condiviso per un paio di giorni ma portato avanti per chissà quanto.

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