lunedì 12 marzo 2018

Confine Aqaba tra Israele e Giordania. Cosa sapere.

Altro tema molto dibattuto nei forum dai quali non sempre ho trovato risposte corrette e precise riguarda il pagamento dei visti e l'attraversamento del confine tra Israele e Giordania di Aqaba. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.
Confine Giordania arrivando da Eilat.
Arrivando ad Eilat e volendo spostarsi nella vicina Giordania si dovrà pagare una tassa d'uscita da Israele pari a 25 dollari. Appena prima del controllo passaporti vi sarà uno sportello (sulla destra) dove dovrà essere pagata tale tassa e solamente dopo, con ricevuta di pagamento alla mano, si potrà attraversare il confine. Il pagamento può avvenire tranquillamente in euro.
Una volta arrivati al confine Giordano, dopo un primo e sbrigativo controllo passaporto, vi verrà fatta compilare una carta (assolutamente da conservare durante la durata del viaggio) nella quale dovrete dichiarare ovviamente i vostri dati anagrafici, numero e scadenza del passaporto e quanti giorni intendete rimanere nel paese.
Alla frontiera di Arava non è necessario alcun visto richiesto prima del vostro arrivo ne tanto meno il Jordan Pass non è assolutamente obbligatorio per entrare nel paese.
Esiste infatti una legislazione particolare (ASEZ) legata alla posizione di Aqaba sulle coste del Mar Rosso. Il Jordan Pass è di assoluta convenienza per chi entra in Giordania attraverso altre frontiere o atterrando ad Amman, poiché il suo costo è più basso della somma di visto ed ingresso a Petra (70JD contro 40+50JD). Se il vostro programma di viaggio prevede la sola visita a Petra e l’ingresso al Wadi Rum, comprando il Jordan Pass paghereste almeno 20€ in più del necessario. Al contrario, se prevedete di raggiungere Amman e Jerash per visitare altri siti archeologici, il Pass vi farà risparmiare qualcosa.
Confine Israele arrivando da Aqaba.
L’unico caso in cui dovrete pagare il visto al costo di 40JD è quello in cui restiate in Giordania per meno di due notti consecutive, poiché si cercano di scoraggiare i turisti “mordi e fuggi” in arrivo dai resort del Mar Rosso egiziano che visitano Petra in giornata senza quindi sostenere l’industria turistica locale (alberghi e ristoranti).
Riassumendo, questi sono i costi per chi visita la Giordania da Eilat:
- 40JD per chi entra ed esce in giornata o dopo una sola notte in territorio giordano;
- 10JD di tassa d’uscita per chi esce dal Paese dopo 2 notti consecutive;
- 0JD per chi esce dalla Giordania dopo 3 notti consecutive o più.
Altre fonti riportano che il costo del visto vada “anticipato”, ma anche se dovessero chiedervi il pagamento alla frontiera non preoccupatevi: l’intera cifra vi verrà restituita alla partenza se rispettate il criterio già esposto e restate in Giordania per almeno 3 notti (nel caso di 2 notti pagherete i 10JD di tassa d’uscita). Fonte Viaggiamangiaama.

giovedì 8 marzo 2018

Trasporti in Giordania ed Israele. Cosa sapere.

Una delle principali difficoltà trovate durante l'organizzazione del viaggio è stata trovare qualche informazione utile e precisa e a buon mercato per quanto riguarda il come muoversi all'interno dei due paesi, il costo eventualmente dei taxi e la presenza o meno di bus pubblici. Cerchiamo di fare chiarezza. 
Aeroporto Ovda di Eilat, Israele.
Aeroporto Eilat - centro città: cosa principale quando arrivate ad Eilat è sapere che, l'aeroporto in cui atterrate non si tratta di quello in pieno centro, e cioè il Ben Gurion, dal quale partono solamente voli interni per Israele, ma l'Ovda, che dista ben 45 minuti dalla città e a quasi un'ora dal confine con la Giordania. La via più sbrigativa ma sicuramente più costosa è quella del taxi che al costo di 60/65 euro (i tassisti li accettano senza alcun problema) vi porterà ovunque.
Altra possibilità molto più economica è quella di affidarsi al servizio Eilat Shuttle che, attraverso la prenotazione online dal loro sito internet, vi porterà in svariati punti del paese a prezzi decisamente più contenuti (per il confine ad esempio 8 euro). Il sito è sicuramente ben strutturato e comprensibile ma molto meno il servizio di per sé. Prenotate eventualmente la corsa con molto ma molto anticipo in caso dobbiate partire per rientrare a casa in quanto la disorganizzazione e i ritardi sono allucinanti. Non per niente rischiare di perdere il volo per colpa loro è all'ordine del giorno dai pareri di qualche locale (e per esperienza personale).
Vi è la possibilità eventualmente, sempre online, di prenotare un taxi o minivan privato che vi aspetterà al vostro arrivo ma i costi iniziano a diventare più proibitivi.
Ultima possibilità, non esistendo treni o metro per il centro, il pullman n° 282 il cui biglietto può essere acquistato in moneta locale o carta di credito (circa 6,00 euro) direttamente dall'autista. Da verificare ovviamente gli orari di arrivo dell'aereo se fattibili con gli orari di partenza del bus.
Petra, Giordania.
Confine Giordano - Petra: una volta usciti dai controlli giordani anche qui la via più sbrigativa è ovviamente anche quella più cara. I tassisti come avvoltoi arrivano a proporvi al costo di 60 JD (circa 66 euro) il passaggio per Petra. Una buonissima scappatoia è tentare di fare la conoscenza con altri turisti in modo da poter dividere la spesa. Eventualmente potete contattare Yousef e mettervi d'accordo in anticipo per orario e prezzo.
Purtroppo l'Eilat Shuttle effettua solo una corsa alla mattina alle 7 e da Petra alle 17. Quindi non ci sono molti margini di scelta se si vuole seguire questa alternativa.
Altra possibilità è quella di farsi accompagnare ad Aqaba (anche qui una ladrata al costo di 25 euro per nemmeno 20 minuti di auto) ed utilizzare i taxi collettivi cercando la stazione in centro città. Il costo è di 5JD, perciò molto conveniente, ma non ci sono orari: i minibus partono quando sono pieni perciò potreste dover attendere anche diverse ore.
Noleggiare un auto invece può essere una comoda e valida strada ma ovviamente con il pensiero di dover guidare per un paio d'ore e poi trovare parcheggio. Le strade ad ogni modo sono assolutamente perfette senza un eccessivo traffico. Molto importante sapere che non è possibile superare alcun confine con auto noleggiate.
Per ulteriore informazioni sui trasporti in Giordania leggi qui.
Wadi Rum, Jeep Tour, Giordania.
Petra - Wadi Rum: nel caso in cui non abbiate noleggiato una macchina a mio avviso il modo più semplice per raggiungere il deserto del Wadi Rum è affidarsi ad una prenotazione tramite ostello/hotel. Personalmente ho contattato tassisti giordani per sapere il costo, sentito esperienze altrui e provato di persona con altri ragazzi italiani che avevano prenotato il viaggio da casa: il costo non si schioda dai 35 JD (circa 40,00 euro). Anche qui conoscere qualcuno con cui condividere il viaggio è fondamentale se si vuole risparmiare qualcosina e non è poi così impossibile visto che bene o male tutti i turisti fanno lo stesso identico itinerario. Una volta arrivati poi al Visit Center solitamente il tassista contatta il vostro campo tendato che verrà gratuitamente a prelevarvi e a portarvi ai rispettivi alloggi.
 

mercoledì 7 marzo 2018

Eilat - Israele.

Porto di Eilat, Israele.
Superato il confine Giordano e rientrato in Israele, appena fuori, i taxi non mancano. In dieci minuti arrivo al mio alloggio Arava Hostel il quale, appena entrato, tra il brulicare di persone in giardino e la simpatia del ragazzo in reception sembra un sogno. Camera pulitissima con finalmente attacco della corrente appena sopra il letto, spazi piccoli ma essenziali.
Eilat è un’importante città portuale di Israele affacciata sul golfo di Aqaba, l’unico sbocco di Israele sul mar Rosso. Attraverso le sue infrastrutture viene esportato il rame proveniente dalle miniere di Timna, mentre l’oleodotto che la collega a Be’er Shiva verso nord consente di trasportare petrolio in alternativa al canale di Suez. Eilat si trova nell’estremo sud del deserto del Negev, una regione che da sola comprende il 60% dello stato israeliano.
Birra lungo la spiaggia di Eilat.
Dopo un attimo di ambientamento pronti con l'mp3 e via in spiaggia. Superata la zona del centro molto trafficata e caotica di macchine e mezzi pubblici arrivo finalmente nel lungo mare e il colpo d'occhio è eccezionale. Centinaia di persone stese al sole, bar, negozi, campi da beach volley che si susseguono uno dietro l'altro. I ristoranti e i supermercati non si contano.
La sensazione è di trovarsi, con le dovute proporzioni, in una di quelle spiagge americane per la quantità di servizi offerti. Le persone poi, coppie, famiglie e compagnie di amici prettamente turisti sembrano sovrastare senza alcun dubbio la popolazione locale.
La tentazione di un'ottima birra lungo mare è incontenibile. I bar non accettano euro ma la carta è sempre ben vista. Il prezzo, 6 euro e qualcosa per una corona, è decisamente esagerato ma per la pace dei sensi ne vale la pena.
Spiaggia di Eilat, Israele.
Dopo una breve sosta trovare un supermercato non è sicuramente impresa ardua vista la vasta possibilità di scelta. Anche qui prezzi non propriamente a buon mercato soprattutto per alcool e sigarette.
Rientrato in ostello orario cena è ora finalmente di accomodarsi in uno di quei sofà che poi rialzarsi per la comodità è praticamente impossibile. Bastano pochi minuti e una chiaccherata con un tedesco accompagna la serata.
Eilat a mia gran sorpresa offre una svariata possibilità di divertimento grazie anche alle 352 giornate di sole all'anno ed il clima mite anche d'inverno. Uno dei tesori della regione è la riserva naturale di Coral Beach, dove i coralli, sotto stretta protezione, e le miriadi di pesci possono essere ammirati da tutti senza la necessità di entrare in acqua.

martedì 6 marzo 2018

Giordania - Wadi Rum.

Deserto del Wadi Rum, Giordania.
Dopo una lunga e faticosissima giornata a Petra è ora di tornare nel sud della Giordania e precisamente nel deserto del Wadi Rum anche detto "Valle della Luna". E' una valle scavata nei millenni dallo scorrere di un fiume nel suolo sabbioso e di roccia granitica, a 60 km circa a est di Aqaba. È il più vasto uadi della Giordania. Il nome Rum proviene molto probabilmente dalla radice aramaica che significa "alto" o "elevato". Il punto più elevato del Wadi Rum è il monte Jebel Rum alto 1754 m. Nel 2011 è stato inserito tra i beni naturalistici protetti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità. Le molte tribù beduine che vivono a Wadi Rum hanno un ruolo che ha un forte impatto sulla sua bellezza. Anche se alcuni ora vivono in case in cemento, la maggioranza ancora veste nel suo abito tradizionale e tiene alle proprie tradizioni, conducendo un modo di vivere nomade di estate, allevando dromedari e capre e bevendo il loro latte, così come tessendo dalle lane di capra per confezionare capi da indossare durante l'estate. 
Salman Zwaidh Camp, Wadi Rum, Giordania.

Il viaggio da Petra al Wadi Rum costa di norma 35 dinari (circa 40,00 euro) ma con la gentilezza di Silvia e Alessandro riesco a cavarmela con soli 15 dinari. Il viaggio dura all'incirca un'ora e mezza a seconda della guida sportiva o meno del tassista.
All'ingresso del sito, come anche descritto dai vari siti di viaggi, dovrebbero essere pagati 5 dinari ma la cosa onestamente non è ben chiara in quanto non vi è nessun stop o controllo per entrare.
Al Visitor Center, chiuso, ci aspetta la jeep che porta ognuno al proprio campo e qui le nostre strade si dividono.
Vengo accompagnato al Salman Zwaidh Camp, nel mezzo del nulla più totale, che sono circa le 19 di sera. La luna piena aiuta ad intravedere qualcosa ma a fari chiusi sarebbe impossibile proseguire. L'accoglienza è molto amichevole e famigliare. Mi viene subito presentato il boss Salman che mi invita a sedere in mezzo al campo attorno ad un falò dove ovviamente si sta scaldando del the. Dopo una rapida sigaretta viene servita la cena (un po' caretta considerati gli 8 dinari) a base come sempre di riso, pollo davvero squisito e verdure. Dopo una breve chiaccherata con alcuni ospiti del campo uno dello staff ci invita a fare la passeggiata in mezzo al deserto per osservare meglio le stelle che, ahimè, non sono così visibili per via della luna piena. La sensazione comunque di camminare nella sabbia tra montagne e null'altro è qualcosa di indescrivibile. Il silenzio viene interrotto solamente da qualche risata dei ragazzi che simulano la presenza di scorpioni e serpenti qua e la (mannaggia a loro che io ero terrorizzato). Tempo di qualche foto, una bella passeggiata e dopo circa un'oretta abbondante rientriamo.
Le tende, disposte a semi cerchio quasi, all'interno delle quali vi sono 5/6 letti ciascuna sono molto pulite e confortevoli. I bagni con doccia e lavandini sono pulitissimi finalmente e oltretutto dotati di sapone e carta igienica.Dopo un po' di tempo per capire come si spenga quella cavolo di luce ci si addormenta che è subito mattina di nuovo. Colazione compresa nel prezzo di 18 dinari a notte e composta da uova sode, pane, alcune salse allo yogurt e altri cibi di dubbia decifratura.
Escursione deserto del Wadi Rum, Giordania.
Beduino e driver minorenne della mattinata.
Il silenzio e la calma che accompagna la mattinata viene drammaticamente interrotto dall'arrivo di una cinese che inizia a parlare a raffica non capendo assolutamente nulla di inglese. Mi affidano senza alcuna logica il compito di traduttore. Dopo alcuni minuti di trattativa me la rifilano anche per l'uscita in jeep nel deserto, della durata di tre ore al costo di 25 dinari a testa (un ragazzo romeno mi augura un in bocca al lupo per la mia compagnia orientale). Grande sorpresa l'età alquanto dubbia del driver: sostiene di avere 18 anni, ne dimostra al massimo 12 poi confesserà di averne 13.

Come prima tappa ci viene fatto conoscere un beduino con al seguito un centinaio o forse più di cammelli. Dopo le foto di rito della cinese completamente impazzita con i selfie veniamo portati in una tenda per la prima sosta the. Ci accomodiamo all'ombra e, con la compagnia del ragazzo che ci accoglie, mezz'oretta di chiacchere e relax non ce le leva nessuno. Ripartiamo ed il ragazzino, cosa alquanto incredibile, inizia a darmi lezioni di guida nel deserto: quando mettere la seconda, la terza marcia ed il 4x4. Mi invita anche a guidare ma di piantarci non mi sembra il caso e declino l'offerta. Tappa successiva un promontorio da scalare con una passerella sospesa in roccia da attraversare e sopra la quale la vista è davvero mozzafiato. Sole, sabbia, rocce e nient'altro. La discesa è un po' meno simpatica della salita ma dal basso loro ridono e quindi, con un sorriso che vela le bestemmie, facciamo anche questa.
The di due infusi diversi e messo a scaldare.
Dopo l'ennesima sosta the nella quarta o quinta tenda della giornata (ne berranno un centinaio di bicchieri al giorno loro andando avanti di questo ritmo) e alcune altre fermate molto suggestive panoramiche rientriamo al campo dopo quasi tre ore piene assolutamente volate. Un po' di riposo a letto ed è ora di salutare anche qui ed essere accompagnato al confine con Israele  direttamente da un driver del campo al costo di 25 dinari.

lunedì 5 marzo 2018

Giordania - Petra.

Ma sei fuori? E' la domanda che andava per la maggiore tra amici e parenti appena comunicata la nuova meta di marzo da fare in solitaria. Ma d'altronde le super offerte Ryanair non possono che essere colte al volo...48,00 euro Bergamo - Eilat (Israele) dal 1 al 4 marzo. Parcheggio prenotato all'Orio Parking per euro 17,10, volo drammaticamente alle 6.25 di mattina ma nessuna paura, si parte.
Atterraggio all'aeroporto di Ovda in perfetto orario il quale dista quasi un'ora dal centro di Eilat e che è possibile raggiungere tramite taxi (circa 60,00 euro) o come nel mio caso tramite l'Eilat Shuttle al costo di 8,00 euro prenotabile online (esperienza che per il ritorno risulterà drammatica). Superato il confine con la Giordania dopo i controlli di rito partenza immediata per Petra e, grazie al gentilissimo passaggio di Andrea e Manuela titolari della Gelateria Igloo B&B di Belluno, conosciuti poco prima in pullman, riesco pure a risparmiare un bel po' di dinari (altrimenti il viaggio in taxi sarebbe costato circa 60,00 euro). Trovato senza alcun problema l'ostello Valentine Inn vengo accolto molto amichevolmente in reception e i miei occhi non possono che cadere sulle "birre Petra" ben in vista in ingresso. E come non provarne una considerato poi che l'alcool in Giordania è praticamente bandito essendo un paese mussulmano.
Petra by Night, Giordania.
Dopo una rapida cena a buffet, oltretutto squisita a base di pollo, riso e svariate verdure con il tutto molto speziato, alle 20 trasporto tramite ostello per l'escursione Petra by Night (costo 17,00 dinari - 20,00 euro pagati direttamente in ostello). Ritrovo in ingresso praticamente immediato con i ragazzi di Belluno e, dopo qualche difficoltà di comprensione in biglietteria (l'acquisto del biglietto dell'escursione serale è vincolato all'acquisto di un biglietto giornaliero al costo di 50,00 dinari - circa 57,00 euro), ci incamminiamo seguendo una guida locale e la sensazione all'interno del canyon che porta al sito principale tracciato da tutta una serie di candele in fila una dopo 'altra è qualcosa di surreale.
Veniamo fatti sedere per terra sopra dei lunghi tappeti messi in fila uno dietro l'altro e dall'oscurità improvvisamente si alza il suono di un flauto che precederà un breve racconto fantastico con la successiva apertura delle luci improvvisamente ad illuminare la facciata di El Khasneh. Escursione molto turistica della durata di un paio d'ore ma sicuramente molto piacevole.
Rientro in ostello sempre con trasporto gratuito, rapida chiaccherata in hall e poi subito a letto. La struttura e le camere risultano essere abbastanza pulite, lo staff molto cordiale e disponibile ma il bagno ahimè non può essere degno di essere chiamato tale.
Facciata di El Khasneh, Petra, Giordania.
La mattina successiva si ritorna al sito di Petra per la visita vera e propria. Fortunatamente, nemmeno a farlo apposta, rincontro la comitiva di Belluno accompagnati da un'altra coppia di Colorno, Silvia e Alessandro (quest'ultimo subito sputtanato con il nomignolo "Micione" dalla fidanzata). Ora, la previsione di camminare per un bel po' di ore era nella mia testa...quella di fare 9 ore tra arrampicate, salite e discese, nonché quasi un migliaio di scalini, è stata una sorpresa quasi scioccante ma, successivamente tutta la fatica, ben felice di averla fatta.
Ciò che colpisce principalmente non è solo lo spettacolo delle meraviglie architettoniche di questo luogo, ma anche la bellezza naturale di un paesaggio sospeso tra roccia, deserto, polvere, aria tersa e un sole che surriscalda l'atmosfera senza alcuna pietà. 
Detta anche "Città Nascosta" o "Città delle Tombe" o "Città Rosa", Petra fu a lungo l’antica capitale della Giordania. I Nabatei, industriosa popolazione araba insediatasi in questa zona oltre 2000 anni fa, scolpirono la città dalla nuda roccia e la trasformarono in uno snodo cruciale per le rotte carovaniere della seta e delle spezie, grazie alle quali Cina, India e Arabia del Sud poterono entrare in contatto con Egitto, Siria, Grecia e Roma.
Il Tesoro è solamente il primo dei tanti splendori che la città di Petra, eletta una delle "Sette meraviglie del mondo moderno", oltre che già Patrimonio dell’Umanità Unesco, può vantare.
Sono infatti centinaia le tombe scavate nella roccia con intricate incisioni: a differenza delle case, per la maggior parte andate distrutte dai terremoti, le tombe sono state scavate per durare in eterno e 500 di esse sono sopravvissute, vuote, ma affascinanti dal momento in cui si varca la soglia e ci si addentra nella loro oscurità.
Qui si trova anche un teatro romano, in grado di ospitare 3000 spettatori. Sono visibili obelischi, templi, altari sacrificali e strade colonnate, mentre dall’alto domina la vallata l’imponente Monastero di ad-Deir, sul Monte del Sacrificio: per visitarlo bisogna salire una scalinata di 800 gradini scavati nella roccia. Ma ne vale la pena, per la visuale imponente che si conquista da lassù su tutta la vallata.
Ovviamente durante tutto il tragitto tra l'infinità di sentieri, anche nei punti più impensabili, le bancarelle e le tende per un the o un caffè tipico della zona non mancano, anzi abbondano a dismisura con la possibilità di acquistare gli oggetti più svariati (dalle calamite, agli animali in ottone, ai foular, alle collane). 
Nulla di eccezionalmente pesante nonché il continuo sentire ripetere "prezzo buono tutto 1 dinaro".
Osservare certe cose dal vivo è qualcosa di indescrivibile, praticamente impossibile da spiegare, oltretutto se fatto tra risate e la compagnia di ottimi compagni di viaggio dove il condividere ed aiutarsi è stato alla base di un rapporto nato in un paio di minuti, condiviso per un paio di giorni ma portato avanti per chissà quanto.