Oggi è il giorno dell'attesa gita ad Ubud. Decisi di abbandonare temporaneamente le spiagge, zaino in spalla e via verso l'entroterra. Con il ragazzo che ci ha affittato gli scooter (dopo dieci volte che ce lo facciamo ripetere il nome non riusciamo a capirlo) riusciamo a trattare un passaggio per un'intera giornata a 500,000 rupie (circa 30,00 euro in due a cui andranno aggiunte altre 100,000 rupie per la benzina pagata a parte). Ubud è una cittadina di circa 30.000 abitanti e si trova ad appena 30 chilometri a nord-ovest da Denpasar, la capitale amministrativa, ed è considerata a buon diritto la capitale culturale di Bali. Immersa tra coltivazioni di riso e foreste dove prolifera la presenza dei macachi e punteggiata da numerosi e splendidi templi induisti, per via del recente sviluppo urbano difficilmente si distingue dai villaggi limitrofi, ma mantiene la sua peculiare caratteristica combinata artistica e rurale. Quindi, dopo una mini lezione geografica, siamo pronti a partire. Ritrovo alle 10 fuori dal nostro hotel. La guida deve essere particolarmente impaziente di partire visto che alle 9 è già di vedetta all'ingresso.
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Monkey Forest, Ubud con i macachi in piena libertà.
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Famiglia di macachi.
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Vista dal ristorante Lunaung Sari.
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