Quando dici Spagna pensi subito a feste e spensieratezza. Quando dici Andalusia non puoi che pensare al sole, mare e aperitivi.
Tappa 2024 quindi a Marbella, importante centro turistico della Costa del Sol, a sud della Spagna, diventata nel corso degli anni sempre più attrattiva per lo splendido centro storico e le numerose e vaste spiagge. Unica pecca che non è dotata di aeroporto e quindi lo scalo più vicino non può che essere Malaga che dista a circa un'ora di taxi. Tutto prenotabile tranquillamente con Booking. L’altra
soluzione senza macchina è il bus, la cui tratta dura circa 2
ore e costa 15 euro. Dopo le 20 non ci sono però corse.
Il bello di Marbella, nonostante sia agosto e nonostante l'enorme presenza di turisti, è che ti fa sentire subito a proprio agio. Ristoranti, bar, negozi e nessuna faccia particolarmente strana riescono in tempo zero a farti dimenticare molti pensieri.
Decidiamo di alloggiare in pieno centro storico (in macchina non ci si entra ma tutto facilmente raggiungibile a piedi). Ad accoglierci al Tribeca B&B Boitique c'è Ana, spettacolare 50enne tutta sorriso e gentilezza che, vai a capire, ci sgancia subito una bottiglia da mezzo di vino come benvenuto.
Visto il ritardo aereo di 2 ore e ormai la serata inoltrata un rapido gin tonic li in zona è più che sufficiente per farci crollare.
Risveglio bello tonico (non grazie al gin) e direzione Playa de Venus una delle principali spiagge cittadine assieme a Playa della Fontanilla e Playa de Rio Real. Circa 10 minuti a piedi ma con molta molta calma.
Ora...per carità siamo ad agosto ma evidentemente il termine di larghezza agli spagnoli non deve essere molto chiaro. Gli ombrelloni e lettini sono molto stretti tra di loro dove in realtà la spiaggia è gigante. Vai a capire perché non sfruttare gli spazi. Ad ogni modo, cinesi a parte che tentano di farti massaggi senza happy end, il confort non manca.
Costo 17 euro per l'ombrellone e due lettini (grandeee Paco), mare a 10 metri, bar a 20, chiringuiti a 40...cosa chiedere di più.
Nell'approcciarsi all'acqua, dopo lo shock dello scorso anno in Portogallo dove la temperatura era glaciale, quest'anno il problema sono i sassi e rocce dei primi 3 metri. Osserviamo attentamente le persone attorno che sono tutte senza scarpette quindi le cose sono due: nessuno farà il bagno o siamo due pirla. Quindi pronti via, segno della croce e con molta calma ci approcciamo ad un falso problema in quanto le rocce, essendo lisce, non comportano particolari problemi di dolore se non figuracce nel tentare di uscire dall'acqua dove ribaltoni dovuti alle onde sono all'ordine dei minuti. Noi compresi.
Le giornate scorrono indicativamente molto calme, nessuno ha fretta, tutti vanno lenti, addirittura i ragazzi di colore con borse e magliette del calcio rigorosamente false si allontanano molto lentamente dalla polizia che pattuglia la costa come fosse un gioco continuo di guardie e ladri ma sotto Xanax.
La città antica di Marbella è inclusa all'interno delle mura della città. È composta dalle due parti storiche, il Barrio
Alto, che si sviluppa verso nord e il Barrio Nuevo, situato a est. La città
antica ha mantenuto quasi intatta l'antica forma databile attorno al XVI
secolo. Uno dei luoghi più interessanti per visitare è sicuramente la Plaza de
los Naranjos, un esempio di rinascimento castigliano. Proprio in questa piazza
è possibile visionare edifici molto interessanti e al suo centro i celebri
alberi di arancio e il loro profumo inconfondibile.
La sera la città si riempie di persone, nessuna particolarmente rumorosa o esagitata (non ci sono inglesi), con un'ampia scelta di locali per fare aperitivo o mangiare. Rispetto gli altri anni ci siamo imposti di non perdere troppo tempo a guardare recensioni, commenti, foto, ecc ma di perdersi tra le vie del centro e lasciare che sia il fato a decidere. La Bodega del Mar e la Taberna del Pintxo risulteranno due scelte azzeccate. A parte il vino (non esiste il classico Prosecco loro hanno la cava che è un vino frizzante ma fa pietà) ma le tapas sono qualcosa di strepitoso. Oltretutto al Pintxo i camerieri girano tra i tavoli con i piatti dove ognuno può scegliere quello che meglio crede da prendere e alla fine paga la quantità di piatti che consuma. Geni. Altra tappa fissa di ritorno dalla spiaggia è El patio de Juan dove per 6 euro è possibile mangiare un panino (bocadillo) de jamon iberico (prosciutto crudo). Da dieci e lode.
Per quanto riguarda i prezzi nulla di scandaloso rispetto casa: birre 4 euro, gin tonic 9 euro e cene a base di tapas con bottiglia di vino dai 40/50 euro ovviamente senza abbondare.
Se proprio vogliamo trovare qualche punto negativo è la mancanza di escursioni che valga la pena fare. Una volta girato tutto il centro storico, che ne vale la pena, nessuna particolarità marina da vedere o gita selvaggia da dire "dobbiamo farlo".
Eventualmente si può pensare di noleggiare una macchina per spostarsi magari all'interno verso Ronda o a ovest verso Tarifa. O eventualmente si può semplicemente godersi il mare con l'unico pensiero di come tenere al fresco la birra.
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