lunedì 8 gennaio 2024

Parigi - Weekend breve.


Pensare di visitare una delle principali capitali europee come Parigi in soli due giorni sarebbe un'impresa impossibile anche per Flash ma ci si può sbizzarire.
Fortuna vuole che, con l'aereo in partenza da Verona alle 6 della mattina, alle 8.15 siamo già praticamente in centro. E qui la prima sorpresa: notte fonda. L'alba infatti inizia a farsi timidamente vedere verso le 8.45. L'impatto già dal taxi (prenotato tramite booking con autista privato) non è dei migliori. Senza tetto ovunque ma ben organizzati con tende da campeggio sparse in ogni dove. Iniziamo bene.
L'hotel fortunatamente si trova in una zona abbastanza centrale Hotel Aida Opera e ci permette subito di fare colazione ma, cosa più importante, dalla hall ci consegnano le chiavi della camera. Vi è inoltre la possibilità di fare il check-in online in modo da poter smaltire la routine burocratica in anticipo senza perdere ulteriormente tempo.
Ci mettiamo in strada a piedi, nonostante i biglietti della metro prenotati online, preferiamo assaporare la città dal vivo e molto lentamente. Prima tappa la Cattedrale di Notre Dame. E' il principale luogo di culto cattolico della città, nonché monumento storico di Francia e patrimonio dell'Unesco. Come già ampiamente sapevano la cattedrale è tutt'oggi chiusa dopo lo spaventoso incendio che la colpì nel 2019. Il fascino comunque rimane intatto e facendo due passi attorno ci si può rendere conto dell'immane lavoro di ricostruzione che è stato avviato.
Successivamente ci dirigiamo verso il Pantheon, non molto lontano, situato nel cuore del quartiere latino in cima al colle di Sainte Genevieve. L'ingresso costa 14 euro e ne valgono la pena vista la maestosità degli interni. Altrettanto interessante è la cripta sotto la chiesa dove sono sepolte numerose personalità della storia francese tra cui ad esempio Voltaire. Godersi l'intero monumento con una certa calma ed una certa attenzione porta via indicativamente un paio d'ore.
Ormai è già quasi pomeriggio e alle 14 abbiamo il Louvre. La fila è interminabile ma avendo la prenotazione i turni sono abbastanza rispettati. Non di facile comprensione come gestire la fila ma sono presenti talmente tanti stuart che basta chiedere a qualcuno. Il museo è obbiettivamente infinito. All'ingresso vi è un punto informazioni dove è possibile ritirare una piantina con l'indicazione delle principali opere: ovviamente la Gioconda, la Venere di Milo, Amore e psiche sono tra le imperdibili. Da vedere assolutamente anche la parte egizia dove si trova esposta una vera mummia nonché svariate tombe ultra decorate.
Ormai è tardo pomeriggio e le gambe sono a pezzi (23,5 km come prima giornata a piedi) ed è ora di un aperitivo nei mercatini di Natale in centro. Una vaschetta di ottimo formaggio francese (non credevo) con patate e un paio di bicchieri di Bordeaux scaldano sicuramente il cuore.
Il secondo giorno dopo una ricchissima (per non dire esagerata) colazione ci dirigiamo verso Montmartre dove si trova la Basilica del Sacro Cuore sul punto più alto della città di Parigi. Raggiungerla a piedi non è difficoltoso ma eventualmente vi è una piccola funicolare che trasporta i turisti. L'ingresso gratuito, nonostante la lunghissima fila, ci convince ad entrare. La maestosità delle volte interne è da togliere il fiato il tutto contornato da un silenzio poco disturbato dal brulicare di turisti. Vi è la possibilità inoltre di sedersi per i fedeli che vogliano pregare e fare un giro abbastanza ordinato dell'intera chiesa.
Altra tappa obbligatoria, almeno da fuori visti i costi proibitivi per l'ingresso, è il Moulin Rouge. Noto per essere il luogo di nascita del can can divenne poi una vera e propria forma di spettacolo. I biglietti possono essere acquistati all'ingresso ma al costo minimo di 160 euro.
Ci dirigiamo poi nei principali luogo di culto di Parigi: Plaza de la Concorde con affianco i giardini delle Tuileries per poi puntare agli Champs Elysees con fine all'Arco di Trionfo. I giardini in questo periodo dell'anno sono caratterizzati dai mercatini di Natale con moltissime attrazioni per piccoli ed adulti. Mettici pure numerosissime bancarelle di street food ed il pomeriggio è garantito. Vi è anche inoltre un piccolo lago artificiale contornato di sedie dove ci si può rilassare, turisti a parte che danno da mangiare alle oche con conseguente attacco dall'alto dei piccioni.
Per ultimo abbiamo tenuto la Torre Eiffel con vista serale. La credevo grande ma non così imperiale. E pensare che in qualche occasione ci domandavamo se si vedesse da ogni punto della città...la risposta è decisamente si. Una torre metallica completata nel 1889 in occasione dell'esposizione universale e diventata rapidamente il simbolo della Francia e di Parigi. I turisti sono una cosa esagerata che a mala pena si fatica. Tentiamo di capire come salire ma le due ore di colonna e soprattutto l'ora ci fanno rapidamente desistere. I punti fotografici sono in ogni caso infiniti in quanto da vicino o da lontana è da rimanere senza parole.
Successivamente decidiamo, finalmente, di testare la metro. Tanta paura per nulla. Estrema facilità di capire la direzione da prendere e le molte persone presente ci fanno stare piuttosto tranquilli.
Sarebbe anche ora di cena ma cercare posti particolari dove non essere rapinati non ne abbiamo voglia così ci infiliamo in un Hard Rock Cafè e un paio di birrette ce le sgoliamo più che volentieri.
Per concludere questo rapido riepilogo devo ammettere che se inizialmente non mi aveva particolarmente colpito come città, forse anche per la mancanza del sole che rendeva tutto molto tetro, alla fine si è rivelata un'ottima esperienza.